Anime Inverno 2015 - il regno dell'harem
Eccoci al consueto appuntamento trimestrale con le mie recensioni degli anime che ho deciso di seguire nella scorsa stagione. Come avrete notato, ho deciso di cambiare il titolo dal solito "il meglio e il peggio dell'animazione" (che è finito nell'alias dell'articolo) a qualcosa di più orientato al click baiting. Perché? Perché è di moda! :D
Per motivi che mi rimangono largamente oscuri, ogni stagione sembra essere polarizzata su un genere in particolare. Questa volta qualcuno deve aver deciso che gli adolescenti giapponesi dovevano passare i mesi invernali devastandosi di seghe, per cui diversi titoli sono del genere harem, soprattutto nella variante supernatural. Da qui il titolo.
Bissare il livello raggiunto dalla scorsa stagione autunnale era veramente difficile ed infatti non ci sono riusciti, tuttavia troverete più di un titolo degno di nota. Tuffiamoci quindi nell'elencazione, partendo dalle serie droppate.
Kantai Collection: l'idea di narrare una guerra per il controllo del mare attribuendo alle navi degli avatar femminili non è nuova, ne avevo parlato nelle recensioni di Arpeggio of Blue Steel. In questo caso, però, si è passato il segno! Giovani ragazze liceali che indossano pezzi di navi in miniatura con cui possono letteralmente pattinare sull'acqua e sparare all'impazzata. Sparano anche piccoli aerei!!! Quando si dice "raschiare il fondo del barile" si intende esattamente Kantai Collection. Droppato dopo la prima puntata.
Saekano: lui è un giovane otaku, misantropo come Keima Katsuragi ma senza un briciolo del suo carisma. Un giorno decide di creare il dating sim definitivo e per far questo cerca di coinvolgere alcune sue compagne di scuola. Ovviamente sono delle ragazze strafighe, ovviamente ognuna di loro è una professionista in incognito in un campo diverso (arte, letteratura, programmazione) e ovviamente tutte hanno una cotta per lui. Basterebbe già questo a cestinare la serie e invece c'è di più. La protagonista del gioco deve essere modellata su una ragazza che frequenta la stessa classe del protagonista solo che questa, a parte essere mediamente carina, non ha alcun tratto vagamente interessante a livello di personalità. Il piattume più assoluto, sia per il personaggio che per una serie che si svolge cercando di costruire un carattere interessante per questa ragazza. Due puntate, di più non ho retto.
Yuri Kuma Arashi: c'è già la paola "Yuri" nel titolo, il che è indicativo di un genere definito, dominato da rapporti saffici che non sfociano mai nel lesbo. La trama sembra parecchio complessa, incentrata sul rapporto fra orsetti pucciosi ed esseri umani, laddove i primi altro non fanno che cercare di sbranare i secondi. Gli uomini (tutte donne, in realtà) sono stronzi in modo importante: nella classe della protagonista, a turno viene scelta una persona che deve essere esclusa, trattata come fosse invisibile e privata anche della possibilità di essere felice per i fatti suoi. Perché? Perché sì. Ho cominciato a guardare questa serie in quanto partorita dagli autori di Mawaru Penguindrum, con cui condivide una fotografia interessante ed una regia particolare, certo che alla fine ci sarebbe stato un plot twist chiarificatore e geniale. Purtroppo non ho ancora trovato lo stimolo per andare oltre la metà delle puntate. Non dubito che lo farò, ma fino ad allora Yuri Kuma Arashi resta nella sezione "droppati". Nel frattempo ho adottato la stessa suoneria per cellulare che compare nella serie, davvero surreale!
Adesso entriamo nella corposa parte centrale della classifica, cominciando subito dal motivo per cui ho definito questa stagione "il regno dell'harem". I temi e gli stili dei prossimi titoli sono così simili fra loro che per tre mesi non sono riuscito a distinguere le serie l'una dall'altra leggendone i titoli. Insomma, un plauso all'originalità.
Seiken Tsukai no World Break: esiste una scuola che addestra le reincarnazioni di eroi di epoche passate per farli combattere contro apparizioni sovrannaturali. Più un eroe era figo, più forte è il giovane che ne porta l'anima. Il protagonista ha avuto non una ma ben due vite passate, quindi è il più fottutamente forte... ma la trama si sviluppa molto di più sul fatto che questo è circondato da un numero sempre crescente di ragazze che gli sbavano dietro per diversi motivi. Battaglie e fanservice come se piovesse.
Unlimited Fafnir: la terra è invasa dai draghi, enormi animali la cui vita è votata a trovare la propria compagna per riprodursi. Da che sono apparsi questi esseri, diverse ragazze umane si sono ritrovate con un marchio che dà loro poteri speciali ma le rende potenziali compagne dei draghi. Se uno di questi infatti si avvicina alla propria "anima gemella" questa si trasforma a sua volta in drago e perde del tutto la propria umanità. Il protagonista è l'unico maschio ad avere il marchio ma questo, per fortuna, non sfocia in rapporti omosessuali interspecie. Yu Mononobe conquista invece, senza volerlo, una compagna di scuola dietro l'altra, a partire (sigh...) dalla propria sorella. Credetemi, non ne vale davvero la pena.
Shinmai Maou no Testament: Basara è un giovane che è stato esiliato dal proprio villaggio di guerrieri in quanto portatore di un potere tanto grande quanto distruttivo, Mio è la figlia del re dei demoni, Maria è il succubo di Mio. Quest'ultima convince Basara a stipulare un contratto con Mio per proteggerla ma il rituale va storto e le parti si invertono, così Mio si ritrova serva di Basara e, ogni volta che prova gelosia nei suoi confronti si eccita a tal punto che Basara deve palparle le tette per riportarla alla normalità. Stupido? Sì, parecchio. Durante la serie, il numero di personaggi femminili che si fanno palpare il seno dal protagonista cresce costantemente, in una serie che in realtà avrebbe addirittura la pretesa di essere quasi seria...
ISUCA: Il titolo corrisponde al nome della protagonista, appartenente ad un'antica casata di esorcisti. L'incontro con Shinichiro cambierà la sua vita e lui si ritroverà conteso in modo piuttosto esplicito fra lei, la cugina e lo spirito di un gatto (che ovviamente è una popputa ragazza). Altro da dire? A questo punto credo sappiate già come va a finire: vince quella con le tette piccole!
Absolute Duo: anche in questo caso ci troviamo di fronte a guerrieri liceali, con la variante che per combattere devono essere in coppia. Tor è la prima persona la cui arma è uno scudo e non un'arma offensiva, oltre a formare il primo Duo con una ragazza. Vista la sua anomalia, viene conteso fra Julie (il suo Duo) e Lilith, unica persona la cui arma non è una spada ma un fucile. Oltre a questo, anche una compagna di classe si prende una cotta per lui. Se io fossi uno degli altri personaggi maschili di una di queste serie, credo mi sarei già suicidato.
Capito adesso il perché del titolo del post? Proseguiamo con altro, forse è meglio...
The Rolling Girls: questo anime è strano e, a modo suo, simpatico. In un futuro non molto lontano, il Giappone è "regredito" ad un sistema quasi feudale, governato da organizzazioni pseudomafiose. Misteriosi cristalli cadono dal cielo, dando poteri particolari alle ragazze che li raccolgono. La protagonista invece è una normalissima adolescente che, con altre ragazze conosciute durante la serie, comincia a viaggiare per sostituire la sorella maggiore nel ruolo di pacificatrice, ovvero risolutrice di conflitti. La fotografia è interessate, c'è una giusta dose di nonsense, la storia leggera e surreale quanto basta. Non dico che sia irrinunciabile ma è un buon diversivo per un momento di relax.
Maria the Virgin Witch: non posso non riportare il commento che Horriblesubs ha fatto presentando questo titolo: "I know you're gonna watch this, you horny bastards!". In realtà, nonostrante il monicker piuttosto esplicito, la chiave di volta non è il fanservice. La storia è ambientata durante la guerra dei cent'anni, in Francia. Maria è una giovane strega che odia i conflitti ed usa quindi i suoi poteri per seminare il caos durante le battaglie fra francesi ed inglesi. L'arcangelo Michele non tollera che una forza estranea si intrometta negli affari degli uomini, quindi lancia una maledizione sulla strega: i suoi poteri saranno legati alla preservazione della sua verginità. I personaggi non sono molti e sono sviluppati in modo abbastanza interessante. Da rievocatore devo dire che apprezzo lo sforzo che è stato fatto per ricreare un contesto storico senza sforare interamente nel fantasy. Gli abiti sono grossomodo corretti, le armi anche. Per la prima volta, invece di plotoni di cavalieri in scintillanti armature, si vedono file di popolani con le ronche e qualche mercenario con gambeson e braccia a catena. Chi non ha idea di cosa sto parlando può approfittarne e guardare qualche dipinto tardomedioevale. Perché sì.
Kamisama Kiss 2: proseguono le avventure quotidiane di una ragazza che si ritrova suo malgrado ad essere la divinità di un piccolo tempio. In questa seconda stagione viene approfondito il passato di Nanami e si intensifica la sua relazione con Tomoe, i cui trascorsi sono sempre più accennati ma ancora avvolti nel mistero. Questa serie mi piace per i toni caldi, il romanticismo discreto e il carattere dei personaggi, incastrati molto bene fra loro. Anche qua non sto parlando di un capolavoro assoluto, tuttavia la consiglio come diversivo fra uno shonen e l'altro.
Yoru no Yatterman: per festeggiare il quarantesimo anniversario dei Time Bokan, la produzione ha deciso di dare alla luce questa rivisitazione di Yatterman. La serie è ambientata in un lontano futuro, nel quale il bene ha trionfato su Dokurobey e creato il mondo ideale... peccato che di ideale ci sia poco. Il regno di Yatterman è basato su povertà e soprusi. Leopard, ultima discendente di Doronjo, ricrea la Doronbow Gang per sconfiggere gli ormai ex buoni e riportare la giustizia nel mondo. L'inversione dei ruoli è un'idea interessante e ben gestita, anche se basta poco per capire fin dall'inizio come andrà a finire. Il tentativo di riprendere le gag caratteristiche della serie settantiana adattando i toni ai gusti odierni è invece riuscito solo parzialmente, donando alla storia una sorta di epicità che non le appartiene. Per i nostalgici è meglio rivedersi le serie originali.
Cross Ange: l'umanità vive un periodo di pace e prosperità dovuto al fatto che tutti possono controllare il Mana e trarne benefici. Ogni tanto però nascono delle bambine che non hanno il potere del Mana e vengono definite "norma": esseri subumani senza alcun diritto, destinati ad essere arrestati e deportati. Angelise è una principessa che condivide attivamente sia l'assetto sociale che le discriminazioni verso le bambine "norma" ma, durante la cerimonia per la sua maggiore età, il fratello svela al mondo che anche lei è una "norma" e fa un colpo di stato. Scioccata da questa rivelazione, Angelise viene a sua volta ostracizzata, arrestata e deportata nella base di Arzenal. Scopre così che le "norma" sono costrette a pilotare dei mecha per combattere contro dei draghi provenienti da un'altra dimensione e proteggere così gli esseri umani, inconsapevoli di questa minaccia. All'inizio lei rifiuta la sua situazione, quindi comincia ad accettarla fino a diventare protagonista di una lotta che ha molti punti oscuri. La storia si snoda lungo 25 episodi ed è abbastanza articolata da risultare piacevole. Come contorno troviamo un discreto mecha design e la giusta quantità di lesbo.
Garo - The Animation: sembra uno shonen ed in effetti lo è, ma ha anche una discreta storia. Padre e figlio combattono gli spiriti maligni vestendo armature fighissime, e fin qua nulla di trascendentale. Il ragazzo è stato salvato in extremis, essendo stato partorito dalla madre mentre questa veniva arsa sul rogo in quanto accusata di essere una strega. La cosa lascia qualche piccolo strascico nella mente del giovane, più votato alla vendetta che alla lotta fra bene e male. A metà delle puntate... PLOT TWIST! La linearità della trama si interrompe bruscamente a tal punto che sembra che il protagonista non sia più lo stesso. Carino, davvero.
Eccoci finalmente al vertice della mia classifica personale, ovvero il punto che tutti aspettate. Se avete visto le serie descritte fin qua e non siete d'accordo, sappiate che avete dei pessimi gusti! :)
Death Parade: il Quindecim è un bar particolare, a partire dal fatto che non si trova in questo mondo. Ogni volta che due persone muoiono contemporaneamente, queste si ritrovano senza memoria di fronte al barista Decim (o ad uno dei suoi colleghi in molti locali simili). Decim li costringerà a giocare ad un death game, nel quale ritroveranno i dolorosi ricordi della loro vita e della loro morte, e saranno quindi giudicati per quella che è la loro vera natura. Di ogni coppia di anime che si presenta, solo una potrà reincarnarsi mentre l'altra finirà nel vuoto eterno. Bella l'idea, bella la serie, belli i personaggi. Sono soddisfatto!
Log Horizon 2: questo anime ha i suoi fan e i suoi detrattori, soprattutto a causa del ritmo non esattamente vorticoso della storia. La seconda stagione non fa eccezione alla cosa, con molte puntate che narrano atti e fatti di personaggi che nella prima serie ritenevo secondari e che invece stanno ampliando la rosa dei protagonisti. Ammetto che in certi casi, veder cominciare una puntata e capire che la vicenda di Shiroe non progrediva mi ha frustrato un po' ma alla fine non me la sento di criticare le scelte narrative, che si sono rivelate puntualmente azzeccate. Come di consueto, la serie finisce quando la storia globale sta per subire qualche importante scossone, per cui vi conviene tenervi aggiornati prima che esca la terza stagione, sulla cui data ancora non si sa nulla.
Aldnoah Zero: la prima stagione mi era piaciuta ed è finita malissimo! La storia riprende da qualche tempo dopo, con Inaho e Asseylum ancora vivi, anche se questa si comporta in modo abbastanza strano da far sospettare al protagonista che non sia davvero lei. Complotti, trame oscure, battaglie cruente, personaggi che evolvono, si incontrano e si scontrano in modo sempre interessante per lo spettatore. Nemici che non sono così nemici, alleati che non sono così fedeli, nessun compromesso per la lotta al potere. La storia ha una conclusione, quindi non rischiate neanche di avventurarvi in uno di quei titoli che sfornano puntate su puntate fino a che tiene il favore del pubblico, per poi sospendere la pubblicazione a caso o con un finale affrettato. Da guardare, consigliato.
Durarara!! X2: la cosa più bella di questo anime è l'intreccio, la storia raccontata dal punto di vista di ognuno dei molti protagonisti, aggiungendo sempre un elemento che amplia e definisce vicende incomprensibili e rendendole chiare solo alla fine. I protagonisti sono sempre convincenti e anche la tecnica narrativa è collaudata dalla prima stagione ma ancora più che efficace. In estate comincerà anche la terza stagione, per cui scaldate i motori!
Tokyo Ghoul Root A: le ultime puntate della prima serie erano da brivido e si riprende in bomba esattamente da quel punto. Da sfigato universitario con una cotta per la sua senpai, finito in un mondo troppo grande per lui, Ken accetta il suo essere mezzo uomo e mezzo ghoul diventando uno dei cattivi più cazzuti. Violenza come se piovesse, misteri svelati e un finale amaro. Anche in questo caso la psicologia dei personaggi è ben curata, la serie è cruda ma non del tutto fine al fanservice. Beccatevela tutta!
Non è stato facile scegliere un vincitore della stagione ma, dopo averci riflettuto un po', non poteva essere che questo...
Parasyte - the maxim: come ve la immaginate un'invasione aliena? In questo anime si tratta di parassiti che entrano nei corpi degli esseri umani dalle orecchie e mangiano la testa dal di dentro, sostituendosi ad essa con le stesse sembianze e prendendo il controllo del resto del corpo. Si mimetizzano quindi con gli altri esseri umani ma se ne nutrono per sopravvivere. Protagonista di questo body horror è Shinichi, che durante l'invasione stava ascoltando musica con gli auricolari. L'essere quindi non è riuscito ad entrargli in testa ma ha preso il controllo della sola mano destra. Due coscienze, umana e aliena, si trovano così a condividere lo stesso corpo e nel tempo cominciano a mescolare sempre più le proprie peculiarità in una lotta che non condividono e che si ingrandisce sempre di più. Ottimi i personaggi, molto bella la storia. Ho apprezzato parecchio anche il fatto che il finale sia in calando, come in una saga epica che si rispetti. Must see!
...e adesso, sotto con le serie primaverili! :)
Gadjet