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Vivere la Storia (a.k.a. Obama e la CNN)

Mercoledì 03 Novembre 2010 11:41 | Ultimo aggiornamento Martedì 30 Novembre 1999 00:00 | Scritto da Gadjet | PDF | Stampa | E-mail
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Vivere la Storia (a.k.a. Obama e la CNN)
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La storia è una materia più o meno noiosa che ci viene insegnata fin da bambini, e che di solito nessun insegnante sa come impostare. Il risultato è che alla fine al concetto di storia si associano solo date di battaglie e nomi di re da imparare a memoria, vicende attribuite ad un passato così remoto nel nostro immaginario che non riusciamo ad apprenderne minimamente la lezione. E nessuno ce ne spiega il significato. Nessuno prova ad estrapolare il principio base secondo il quale gli uomini tendono a commettere ciclicamente gli stessi errori, ad usare gli stessi trucchi, a farsi fregare negli stessi modi. Se l'italiano medio sapesse il significato e le implicazioni del concetto di "panem et circenses" guarderebbe alla scena socio-politica attuale con occhi decisamente diversi.

C'è poi da aggiungere che quando un fatto avviene prima della nostra nascita non siamo capaci di dargli una collocazione vera e propria, tendiamo ad appiattire tutto in un astratto concetto di passato. Un esempio? Se pensiamo alla nostra infanzia, ci sembra un tempo lontano ma preciso, i nostri ricordi sono al passato remoto (tempo verbale che ci hanno inculcato alle medie e che non siamo capaci di usare). Ma proviamo a pensare all'infanzia dei nostri genitori, o alle guerre mondiali, a Napoleone, all'impero romano. Quello era prima, prima di noi. Punto. Il passato si spalma letteralmente su un'immagine di innaturale contemporaneità, sulla quale ci guardiamo bene dal riflettere. Anche volendo, non potremmo sentire certe cose empaticamente, visto che non c'eravamo.

Tutto questo non ci mette nell'ottica di percepire che mentre siamo intenti a lavorare, divertirci, giocare a pallone e cercare di fare sesso, la storia continua ad avanzare intorno a noi. Anzi, la Storia con la esse maiuscola. No, non c'è il visigoto-unno-veneziano-turco-francese-austroungarico-tedesco invasore, non siamo in guerra (almeno non ufficialmente, ma questa è un'altra storia) con nessuno. Se lo fossimo i nostri pensieri sarebbero ben più concreti, non queste menate filosofiche. Eppure la Storia ci circonda.


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